Con la solita fantastica pace della montagna intraprendo questa nuova avventura .
Chissa' cosa sara' quella casetta , la visitero' al ritorno .
Il sentiero scorre fluido ed il cervello pure .
A questa quota comincio a sentirmi a mio agio , gli strapiombi non mancano .
Ahhh , una bella bevuta d'acqua fresca e' proprio quello che ci vuole .
E a questo punto della salita che succede qualcosa di non programmato , qualcosa del tipo scuola di pratica in montagna ( soprattutto per chi e' alle prime armi come me ) . Incontro Vincenzo , un simpatico signore di Fara S.Martino , e non solo , uno del CAI di Fara S.Martino , e non solo , il fratello del pastore Domenico , conosciutissimo tra gli escursionisti della Maiella , unico pastore rimasto di Fara S.Martino che durante il periodo estivo "lavora" a Piano La Casa , verso Monte Amaro , con le sue pecore . Morale della favola di meglio non mi poteva capitare , avevo affianco a me un vero istruttore , ma soprattutto del posto . Lo bombardo di domande . Lui si recava a Colle Bandiera , dove andavo io , per dare un'occhiata ai cavalli del fratello .
Prima di attraversare questa piccolissima cengia...............
ci troviamo la strada sbarrata da due tronchi e Vincenzo mi spiega che ce li ha messi il fratello per impedire la fuga dei cavalli verso valle ed io subito : ma perche' da li su' scendono fino a qui ?
E lui : si vede ca si pruprie di lu vast ( non e' vero , non l'ha detto , forse l'ha pensato pero' ) .
Continuiamo a salire , io chiedo e lui pronto a soddisfare tutte le mie curiosita'ed intanto stiamo per scollinare .
Appena scollinati sentiamo un verso e lui mi dice : hai sentito ?
Qui vicino ci sono dei camosci . Ed io : nooooooo , non ci posso credere , statti a vedere che oggi vedro' anche i camosci . Si affaccia su uno strapiombo e mi dice : guarda li' giu' .
Ragazzi c'era un camoscio , era proprio un camoscio .
Vincenzo mi dice che il camoscio non puo' andare piu' giu' perche' c'e' lo strapiombo e quindi dovendo tornare su ci passera' quasi davanti ed infatti ..............
Vederlo saltare tra le rocce e' qualcosa di unico .
Passare dai camosci ai paesaggi la suggestione e' totale .
Di fronte a me abbiamo Cima della Stretta che ho provato a raggiungere dall'altro versante senza pero' riuscirci .
Queste sono le pasolarh , cosi' chiamate in dialetto da Vincenzo . Praticamente sono dei rifugi pastorali ed intanto diamo uno sguardo intorno per vedere se ci sono i cavalli del fratello . Dei cavalli neanche l'ombra .
Saranno andati a mangiare piu' su' . Dimenticavo , quella lassu' e' Cima Macirenelle e come immaginavo e'piena di neve . Va be' , sara' per la prossima .
Ancora pochi metri e raggiungiamo Colle Bandiera , 1197 mt .
Ci fermiamo a parlare per una buona mezz'ora , ci facciamo uno spuntino e lui prendendo la via del ritorno mi dice : mi raccomando , quando vuoi fare un'uscita con me chiamami .
TROPPO FORTE Io mi fermo un'altro po' , devo fare scorta di tutto questo .
Quello lassu' e' il sentiero che porta ai Callarelli , sono tutti sentieri che spero prima o poi di fare .
CHE SPETTACOLO
Una foto al lago di Casoli
Ed un'altra a Fara S.Martino con i suoi pastifici .
Questa fontana ha una tale pressione che sembra bucarti la gola . OK , con molta calma prendo la via del ritorno .
Fotografando qua' e la' .
Ed ecco la famosa casetta incontrata all'andata . E' una diramazione dell'acquedotto . Ne approfitto per fare un'altro spuntino .
Scendendo sempre con molta calma intravedo il mio temprone
e alle 12:00 in punto sono alla macchina . Ma prima di prendere la strada di casa devo constatare una cosa di persona .
IL TRAGICO EVENTO
La frana all'imbocco dele gole di Fara S.Martino
Rassegnamoci a fare l'autostrada dei sentieri per chissa' quanto tempo .
CONCLUSIONE
Ero partito per fare una non impegnativa uscita , ma grazie a Vincenzo oggi ho avuto molto di piu' .
ALLA PROSSIMA