Prima neve e dintorni


Domenica 31 ottobre 2010
Sono appena entrato nel secondo anno di attivita' da trekker e piu' che guardarmi indietro cerco di guardare avanti e la considerazione che ne viene fuori e' : sto troppo indietro . Certo , finche' continuo a scavare negli archivi altrui questo e' il risultato . Ma io scavo perche' ho capito
che e' arrivato il momento di adattarsi , si' , di adattarsi alla nuova montagna , quella con la neve , quella che qualcuno definisce con il vestito piu' bello e quindi voglio capire come gli altri , quand'era il momento , hanno fatto il cambio di stagione , da cosa sono partiti e come sono cresciuti . L'entusiasmo e la voglia di provare qualcosa di nuovo mi hanno portato a scegliere quest'oggi un'uscita che somigliasse piu' ad una prova pratica del tipo vabe' , cominciamo a tastare il terreno innevato , a scoprirne le difficolta' e le sensazioni mantenendo integro in ogni caso l'obiettivo di coprire almeno 1000 mt di dislivello perche' per scarpinare su per i monti ci vuole una buona preparazione fisica , con la neve ancor di piu' . Avevo scelto una cresta sul Monte d'Ugni che mi avrebbe fatto il punto della situazione su tutto il circondario e che mi avrebbe offerto le prime panoramiche bianche . A dire il vero e' stata un'altra piccola mollettina che mi ha portato su questo sentiero . Volevo riaffrontare quella pettata da dove ero scappato causa nebbia e la formula di quel giorno d'agosto fu : pettata+nebbia+solitaria= paura di andare avanti . Oggi dopo averla aggredita e completata sorridevo ripensando a quando ero stato codardo in quella circostanza , oggi l'avrei percorsa con tutta tranquillita' anche in caso di nebbia semplicemente perche' mi sentivo piu' maturo , due mesi sembrano pochi ma se esci tutte le domeniche o quasi ne fai d'esperienze e poi parliamoci chiaro , perche' la montagna dovrebbe farti del male eh ? Alle 07:50 parcheggio l'auto in localita' Tornelli di Palombaro , 720 mt , 10 minuti di ambientamento psicologico ( sigaretta ) e via che si parte . A destra la tortuosa e lunga sterrata che mi avrebbe portato verso il Martellese passando per Colle Strozzi , a sinistra Fosso la Valle , il selvaggio e fantastico vallone che mi avrebbe portato verso il Martellese , insomma tutte le strade portavano al Martellese ( si trattava di un percorso ad anello ) . Io ho preso a destra , avevo subito voglia di panoramiche ed ampi spazi . La pendenza della sterrata che dura all'incirca 40-50 minuti e' cosi' costante che una volta che hai preso il passo giusto riesci a staccare il fisico dalla mente , cioe' e' come se mettessi il pilota automatico , mentre le gambe vanno da sole tu puoi pensare ad altro e da pensare ce n'e' eccome . Giungo a Colle Strozzi con il desiderio che mi ha accompagnato per tutta la salita di divorare un bel panino con frittata e provola affumicata ( cavolo che bei pensieri avevi in testa ) . Dopo essermi rifocillato a dovere prendo il sentiero che si addentra nel bosco , un sentiero che ti preparava o che ti stroncava per la pettata finale e dopo colori straordinari e profumo d'autunno ta-taaaaaaaaaaa , eccola , la famosa che mi fece scappare , quasi quasi scappo anche adesso . Con convinzione totale comincio a risalirla , le parlo , me

la faccio amica , in compenso lei mi offre il suo dolce sentiero , la prima neve , i primi scivoloni ( .......cci sua ) . Dopo essermi divertito tra canali e pini mughi individuo la mia cresta e la raggiungo , sono a 1800 mt di quota e sono affacciato sul Vallone dell'Inferno . Resto mezz'ora ad ammirare il Pomilio , l'alta via delle creste che conduce verso il Focalone ed oltre , li' dietro spunta anche Cima Murelle , tutto fantastico , affascinante . Vabe' , ho fatto il pieno , la prima neve l'ho toccata , cosa voglio di piu' , ho anche coperto piu' di mille metri di dislivello , finche' riesco a ritagliarmi questi spazi da dedicare alla montagna.......................Sulla via del ritorno mi metto a pensare ( no no , niente frittata ) a tutti coloro che praticano sci-alpinismo e snowboard-alpinismo ma e' proprio tutta un'altra storia , ci lavorero' . Io per adesso mi limito a fare l'escursionista e l'esploratore e sentendomi cosi' mi sgancio dal sentiero per raggiungere un cocuzzolo da dove posso meglio fotografare i laghi di Casoli e di Bomba , ecco
, mi diverto cosi' , per adesso . Intanto si pensava a quale poteva essere la cima che mi avrebbe aiutato a crescere sotto questo nuovo aspetto , una cima bella tosta e che fosse relativamente vicino casa perche' vuoi per il lavoro vuoi per motivi familiar-logistici a volte mi rendo conto che di tempo a disposizione ne ho veramente poco ma a sufficienza per muovermi su per i monti , anzi , mi sento pure fortunato ad averli cosi' vicini . A gia' , dimenticavo , il ritorno all'auto per la stessa via dell'andata . A presto .