Va bene , ero pronto , pronto e convinto , cosi' convinto che misi la sveglia alle 03:15 per trovarmi a Fara S.Martino alle 05:15 , quota 420 mt circa .
In ogni caso ero consapevole del grande sforzo fisico che tale escursione avrebbe richiesto e quindi gia' la consapevolezza stessa era un punto a mio sfavore .
C'e' anche gente che stanotte si e' accampata qui partendo poi per chissa' dove .
Sto trucco di appendere gli effetti personali e quantaltro non lo conoscevo .
Intanto i primi raggi solari cominciavano a penetrare le gole .
E quel tratto di sentiero che precede Bocca dei Valloni cosi' suggestivo .
Entro nella lunghissima faggeta di Macchialunga , fin qui ci ero gia' stato ma oltre no .
Dopo due ore e mezza arrivo al Milazzo , quota 1665 mt , incredibilmente la fonte e' asciutta .
Una mazzata , perche' sapeste che spinta morale vi da' un getto d'acqua in piena escursione .
Mi trovo all'inizio della Val Cannella , purtroppo sono stanco ma la curiosita' di vedere cosa c'e' oltre riesce a sopperire parzialmente questa infelice relta' fisica .
Il paesaggio cambia completamente , siamo in alta montagna , rimango incantato di fronte a questa valle carsica , uno scenario lunare . Nonostante cio' i miei passi si accorciano , mi fermo spesso , mangio una pesca , del melone , cerco di riprendere forza con un pezzo di cioccolata , ma ormai e' fatta , il mio obiettivo di riserva diventa il Rifugio Manzini .
Dopo altro cammino mi spunta davanti , con in alto a sinistra il Monte Amaro . Saranno venti minuti di cammino ma sono stanchissimo , la visione di tutto diventa contorta , il livello emozionale si abbatte drasticamente , passo davanti ad una stupenda mandria di cavalli neri ( almeno mi sembravano neri ) e non ho nemmeno l'imput per fargli una foto .
Tuttavia riesco ad avere da questa lingua di neve la forza di andare avanti . Il sole era a piombo ma piuttosto avevo dei brividi di freddo complice quest'arietta da 2500 che mi asciugava il sudore .
Rifugio Manzini 2523 mt . L'unico autoscatto mentre starnutivo , pensate come stavo . Anche l'unico escursionista incontrato al rifugio che scendeva dal Blockhaus mi avra' preso per matto per il semplice fatto di essermi fermato al massimo tre minuti , neanche il tempo di godermi lo spettacolo circostante , che gia' ero sulla strada del ritorno , perche' sapevo quello che mi aspettava e il tempo volgeva anche al peggio . Ripensandoci mi dispiace proprio non aver scambiato la classica mezz'oretta di chiacchiere con qualcuno che se e' la' vuol dire che la pensa come te , o quasi .
E via giu' per la valle incantata .
E poi per l'interminabile Macchialunga .
Sarebbe bello assistere ( senza farsi male ) alla pioggia di massi che scende da lassu' .
Scendendo pensavo e ripensavo che una cosa cosi' non l'avrei piu' fatta , che preferivo tragitti un po' piu' brevi .
La stanchezza fa veramente brutti scherzi .
Ma l'importanza dell'escursione di oggi l'ho capita solo l'indomani , con l'acido lattico che regnava sovrano nelle mie gambe , ma con un qualcosa di nuovo nell'animo che non vi so spiegare .
Lassu' , verso Cima dell'Altare , le cose si mettevano in maniera poco simpatica .
Il bosco con il coprirsi del cielo diventava spettrale , affascinante .
Eccomi rientrato nelle gole , in quell'angolo Dolomitico che ci appartiene e no .
Sono contento , contento di essere arrivato , contento che esistano posti come la Val Cannella , angoli di paradiso non raggiungibile da tutti , con la sua mandria di cavalli neri che segnava la fine di questa interminabile valle , chiusa tra il Monte Amaro , i Tre Portoni e il Monte S.Angelo .
Ok , adesso a casa e tirandomi una pacca sulla spalla mi dico : dai , forza e pazienza , M.Amaro l'attacchero' ( simpaticamente ) da un'alta parte , d'altronde ho sempre coperto 2100 mt di dislivello .
W LA MONTAGNA