I funghi e il tritone ( Cascata S.Giovanni )

Domenica 03 ottobre 2010

Va bene , per quanto riguarda i funghi bene o male tutti sappiamo di cosa stiamo parlando , sappiamo che ci sono quelli buoni e quelli non buoni da mangiare e poi c’e’ capitato tante volte di vederli . Ma il tritone , quanti di voi sanno esattamente cos’e’ un tritone , o meglio , in quanti l’hanno mai visto ? Bene , facendo il classico
giro informativo sul web per vedere un po’ cosa mi avrebbe offerto la meta prescelta della domenica mi sono imbattuto in questo strano animale , dal nome un po’ mitologico , un po’ difficile da incontrare . Il tritone insieme alla salamandra pezzata e
alla rana appenninica ( per quanto riguarda la fauna ) , alla pinguicola ( per la flora ) era solo un antipasto di quello che avrei
potuto osservare andando alla Cascata di S.Giovanni .
Bene , il tritone sara’ il mio obiettivo , oggi catturero’ visivamente il tritone .Oggi avro’ un compagno d’avventura , o meglio , una compagna , chi ? Udite udite , che squillino le trombe , con me ci sara’ Monica , mia moglie , l’ultima nostra escursione fatta insieme risale nel lontano 2008 , nella Val Fondillo , alla ricerca della Grotta delle Fate . Oggi non devo proprio fare brutte figure e cosi’ mentre i figli partono per la classica passeggiata dell’uva ( iniziativa
dell’oratorio Salesiano ) ci prepariamo anche noi per questa nuova avventura , ma nuova sul serio ( questa mattina ho farcito 17 dico 17 panini ) .


Arriviamo a Bocca di Valle , Guardiagrele ( CH ) , cambio di scarpe , zaini in spalla e via che si parte alla volta della
Cascata di S.Giovanni .


L'inizio del sentiero e.................



................un po' di informazioni .



Ma cosa succede , Monica viene attirata dal cestino stracolmo di funghi di un ragazzo che scendeva dalle alture . Incuriosito anch’io , ci avviciniamo per vederli da vicino e fare qualche domanda al cercatore . Non l’avessi mai fatto . Dai , mettiamoci a cercare funghi , mi dice Monica ed io : allora , prima di tutto non li
conosciamo e poi non ho voglia di finire sul quotidiano di domani mattina . Ma dai , hai visto che ci sono delle specie riconoscibilissime , non ci possiamo sbagliare ( e mentre me lo
diceva ne aveva gia’ trovato uno ) . Effettivamente c’era una qualita’ di fungo chiamato Sanguinella dove non potevi sbagliarti . Dai , tira fuori un sacchetto che stasera ce li cuciniamo . Guarda che non possiamo metterli in un sacchetto , ci vuole per forza un cestino perche’ quando raccogli un fungo le sue spore devono ricadere a terra per la riproduzione . Lo so , lo so , guarda , qui ce n’e’ un altro tipo , ce l’hai un altro sacchetto ? Oh no ! Insomma , per farla breve , al quinto fungo si e’ decisa a partire alla volta della cascata .


Nel frattempo notavamo il letto del torrente  completamente asciutto .



Monica mi chiede : dove dobbiamo andare ? Per di qua dico io , senza guardare la cartina .



Niente ormai avrebbe potuto piu' fermarla .



Ogni tanto uno sguardo alla ricerca di qualche fungo (ancora ?) .




Ad un bivio mi accorgo di aver preso il sentiero sbagliato e quindi :
" ho sbagliato strada , dobbiamo tornare indietro ". Apriti cielo . Monica :" ma lo sai dove andare o no ?" Pazzesco , io protagonista di tante solitarie me le stavo sentendo di tutti i colori , ma mi stavo divertendo un sacco .



Dal punto di partenza fino alla cascata con un passo sociale ci sarebbero volute due ore ed avremmo costeggiato per buona parte del tempo il torrente Vesola . La traccia c’era si’ , ma il torrente era completamente asciutto . Dopo un’ora di cammino dell’acqua
nessuna traccia . Incontriamo un escursionista che scendeva .Scusa  ma la cascata e’ asciutta ? No no , anzi , a dieci minuti da qui troverete anche l’acqua che vi accompagnera’ fin li’ . A questo punto il sentiero s’impenna , vedo Monica un po’ stanca e gli chiedo se vuole tornare indietro . Figurati , segno del Cancro , farmacista di professione , la testardaggine abita qui .


Dell'acqua ancora niente , evidentemente non erano ancora passati i dieci minuti , ovvio no?



Finalmente entriamo nel vivo del sentiero , la vegetazione si infittisce , infinite piccole cascatelle che si formano ad ogni salto di roccia , e poi l’acqua , che musica……….Ah gia’ , dimenticavo il tritone . Qualcosa sulla sua identita’ : ha il corpo dall’aspetto
gragile , le zampe sono fornite anteriormente di quattro e posteriormente di cinque dita , lingua protrattile , denti sia mascellari sia vomero-palatini ( booooooo ) , coda compressa
lateralmente e munita di lamina natatoria , lungo dai 13 ai 18 cm . Per lo piu’ notturni i tritoni si cibano in genere di invertebrati , ma in mancanza di altre prede diventano cannibali , mutilando di coda o arti i compagni , cui tuttavia si rigenerano in breve tempo le parti mancanti . L’atto di cannibalismo invece verso gli escursionisti …………..dai , sto scherzando ! Uhmm , per lo piu’ notturni , quindi mi sa che devo cambiare animale , ok , mi buttero’ verso le salamandre .


Volendo dare un tocco d'avventura in piu' si sarebbe potuti risalire seguendo a pieno il corso del torrente , come i salmoni , ma noi siamo triglie quindi andiamo a destra seguendo il sentiero .



Con un guizzo Monica mi fa capire che la determinazione si e' impadronita del suo corpo..........



...........perdendosi dentro questo magico bosco .



Cammina cammina , il rumore dell’acqua diventava sempre piu’ forte , ed intanto avevamo  abbandonato l’idea di cercar funghi e tritoni .


     Monica ad un certo punto ha un'impennata pazzesca..............



.............e in men che non si dica ci ritroviamo sotto la Cascata di S.Giovanni , un salto dell'acqua di 35 mt .








Piazziamo il campo base per fare uno spuntino , cosi’ da poter perlustrare , dopo pranzo , tutte le pozze di acqua stagnante li’ vicino alla ricerca della salamandra pezzata . Si’ si’ , adesso la trovi la salamandra , e’ li’ che sta aspettando te . Io e Monica buttiamo qualche sassolino per vedere se si muove qualcosa , si’ , qualcosa si e’ mosso ma e’ una rana appenninica , vabo’, almeno riporto
qualcosa a casa ( sotto forma di foto , si intende ) .


Dopo aver gustato appieno la cascata prendiamo la via del ritorno riperlustrando tutti gli stagni che incontravamo ma niente , forse sono in letargo ? Mi informero’ .


Ogni tanto penso , di questi scenari non se ne puo' fare a meno .



Ecco cos'erano tutti quei zombetii strani . Ranette non piu' grandi di una moneta da un'euro . 



Ci siamo fermati ad osservare questa strana struttura in legno chiedendoci a cosa potesse servire .



Ci siamo arrivati dopo aver visto quest'altra struttura .

Indovina indovinello , a cosa servono queste strutture ?
Alle 15:30 giungiamo all’auto , sosta obbligata al bar per caffe’ e gelato e poi via per andare a recuperare i figli .Oggi mi sono proprio divertito , Monica si e’ comportata bene (fisicamente) . Conosciamo quasi tutti l’atmosfera che si crea in auto mentre sei di ritorno a casa dopo una giornata in montagna , il sorriso stampato sul viso , ti va bene qualsiasi musica la radio passi , serve solo a far scorrere come una pellicola tutti i momenti vissuti quel giorno e sei soddisfatto . Man mano che macini km la montagna diventa sempre piu’ piccola , ormai si e’ parte integrante del tramonto ed il pensiero , l’unico per farti stare meglio e’ : tornero’ presto a trovarti , piu’ che un pensiero e’ una promessa .

 A presto .